lo sciamano del rock

JIM MORRISON E LA DANZA DELLO SCIAMANO

James Douglas Morrison, cantante rock, poeta “maledetto” che si contorce sul palco in modo convulso, il “Re Lucertola” che ama e incanta i serpenti, che seduce con la sua voce rauca, sensuale e, attraverso le parole delle sue canzoni, trova l’estasi dionisiaca nella connessione con la folla.

Il suo Sole in Sagittario al Mediocielo spicca sul tetto del mondo, non ha nulla da dimostrare se non presentare se stesso per ciò che è, da qui sfida gli orizzonti e lancia la sua freccia, così lontana da perdersi, senza più trovare la via di casa…

Non solo frontman dei Doors, ma soprattutto un poeta ribelle e creativo intimamente unito a figure come Oscar Wilde e ai fiori del male di Charles Baudelaire; geniale, assetato di conoscenza, con un quoziente di intelligenza superiore alla media, lettore vorace, incarna l’angelo caduto, l’animale da palcoscenico steso a terra che si dimena sull’onda vibrante della musica, che chiede ansimante, senza pudore, al limite del porno, di accendere il fuoco della passione dentro di lui.

..come on baby, light my fire.. Try to set the night on fire

Un centauro che scalpita dentro di lui, unito ad un irriverente e libero Ascendente Acquario, il cui governatore Urano si unisce a Marte e fanno di lui un interprete ribelle e sovversivo, una dinamo di energia che si origina in lui e lo porta alla trasgressione, agli eccessi, a rifiutare le autorità, a salire sul palco ed incitare la folla alla rivolta pubblica, tanto da essere stato il primo artista ad essere arrestato su un palco per atteggiamenti provocatori ed immorali, processato ed accusato dai moralisti americani degli anni 60.

Rivela che all’età di 4 anni assiste ad un terribile incidente nel deserto, dove sulla strada ricorda sangue e corpi lacerati di indiani stesi a terra, immagini cruente che lasciano un segno nella sua mente impressionabile di bambino (Mercurio quadrato a Nettuno in ottava casa); racconterà che l’anima trapassata dell’indiano s’impadronisce di lui e diventerà la sua guida spirituale, attraverso il quale “lo sciamano del rock”, in uno stato alterato di coscienza indotto da sostanze psicotrope, ispira e crea riti sciamanici di massa, ed entra in connessione con realtà nascoste; un ponte tra realtà parallele che apre quelle famose Doors della percezione.. Jim finalmente accede all’ignoto dell’universo intero.

Anche lui, come altre star, entra a far parte del club dei 27, i morti giovani senza un ragionevole motivo, come se un giro completo di Saturno, per questi personaggi, fosse già un tempo sufficiente per portare a termine il proprio compito, ma non abbastanza per accedere al cancello ordinario della vita; un tempo bruciato, in cui vengono immortalati per sempre, in un fermo immagine che li rende eternamente giovani e dannati.

Sulla sua morte aleggia un alone di tacito mistero, su cui s’infrangono svariate ipotesi, tra queste  l’entrata in campo della CIA per sopprimere chi inneggiava alla rivoluzione, oppure la messa in scena  di una morte apparente per sparire definitivamente dal ruolo pubblico; morto ufficialmente per infarto cardiaco, in seguito al solito mix di droga ed alcol, ma le circostanze restano insolite ed enigmatiche: trovato nella vasca del suo appartamento nel centro storico di Parigi, in cui si era ritirato per allontanarsi dal rumore caotico dei fans; resta il fatto che non si capisce la fretta di seppellire il corpo, di impedire l’autopsia, di un funerale così rapido da svolgersi in appena otto minuti, con la sola presenza del suo medico e della fidanzata Pamela (unica testimone oculare, morta tre anni dopo), senza nemmeno dare la possibilità ai famigliari di partecipare e di vedere il corpo del figlio per l’ultima volta.

Tra le varie ipotesi emerge anche quella di alcuni eroinomani, amici della fidanzata Pamela che cercano di confondere le acque per insabbiare la realtà, forse responsabili della dose fatale, un overdose che scrive il suo destino, e il tentativo blando ed inutile di mettere il suo corpo nella vasca, immerso nell’acqua fredda, per riesumarlo e risvegliarlo dal coma.

Dal mio punto di vista, quest’ultima, può essere un’ipotesi accreditata da alcuni indizi astrologici (gli addetti ai lavori mi capiranno): intanto una Luna quadrata a Plutone che può parlare di donne (come ad esempio la fidanzata) che esercitano su di lui una qualche forma di oscura manipolazione, ma anche Nettuno in casa ottava ( la casa della morte, del trapasso, della trasformazione) quadrato a Mercurio in casa undicesima, la casa delle amicizie. Questo aspetto del suo Tema Natale può renderlo un soggetto fragile e suscettibile alle sostanze, ma può anche parlare di una morte avvenuta in circostanze poco chiare, confuse dalla nebbia creata da Nettuno, e quegli “amici” per lui destinici che lo iniziano all’uso di sostanze stupefacenti, non solo allucinogeni e alcool, a cui peraltro era già abituato, ma droghe mai provate prima che lo inducono ad uno stato alterato della coscienza, attraverso il quale viaggiare in nuovi paradisi artificiali.

Il 3 Luglio del 1971 lo spirito guida indiano guarda il cielo e danza per l’ultima volta, spegne il fuoco, poggia il tamburo, s’inchina e ringrazia a mani giunte l’animo tormentato di Jim… che da allora giace nel firmamento, tra le leggende immortali del rock.

Noi gente pazza ragioniamo col cuore – Jim Morrison –

Vanessa Visani

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