Il mondo di Nettuno è un mondo multiforme e variopinto, e se scrivi di lui accogli l’incertezza e ti affidi, perché sai che potrai perderti nei mondi misteriosi e indefiniti degli oceani.
Nettuno dissolve i confini, e navigando qua e là ti trovi, senza sapere come, nei mondi colorati dei fondali marini e dei pesci tropicali, tra tesori nascosti e oggetti sperduti, tra spartiti musicali, libri di fiabe e poesie d’amore, per arrivare ancora più giù nelle profondità degli abissi, dove nuotano silenziosi i mostri marini…quei mostri dell’inconscio che affiorano nelle notti nebulose di Nettuno, quelli che bussano e disturbano il sonno per essere ascoltati…
e cosi con Nettuno si susseguono le immagini e passiamo con disinvoltura dal folle al terapista, dal veggente al danzatore, dal mistico al truffatore, dal musicista all’assistente sociale, dal sommelier al menestrello, dall’infermiere al sensitivo, dal pittore all’alcolista, dai grandi anestesisti al grande poeta… colui che contempla il caos per creare in connessione con l’universo e ottenere una licenza poetica divina; fino ad arrivare a chi proprio rinnega completamente il proprio Nettuno interiore, chi chiude la porta per soffocarlo e non sentire quando chiama da dentro, chi rifiuta per paura di vedere una realtà diversa, chi chiude il collegamento perché non è spiegabile con la scienza.
Nettuno che ci connette al divino, al cuore, alle emozioni che affiorano sulla pelle, ai brividi lungo la schiena, a quelle sensazioni cosi sottili da essere impercettibili; Nettuno che fa sacrificare noi stessi per farci perdere nell’altro; Nettuno che sogna ad occhi aperti e con la fede raggiunge le vette elevate; Nettuno che esplora l’insondabile, che viaggia nel proibito e ci prova gusto; Nettuno che si trasforma e fugge dalla realtà di un quotidiano noioso e, nella sua accezione positiva, si rifugia nella bellezza dell’arte, della creatività, dell’amore sublimato, risuonando con Venere un’ottava sopra, luogo in cui avviene la fusione di due anime in una;
se poi non riesci a dare un senso a ciò che senti dentro, allora cerchi di farlo tacere, e nella sua accezione negativa si rischia di smarrirsi in quei paradisi artificiali in cui si vive l’inganno dei sensi; quel Nettuno che inebria i nostri calici, che dissolve i suoni, che offusca la vista e altera la realtà; Nettuno che illude e disillude nello stesso momento, che come un marinaio ti promette l’amore eterno e l’attimo dopo si è già dimenticato…
Nettuno che ti fa passare dalla quiete allo tsunami, dal riso al pianto in un attimo, gli basta un soffio di vento per cambiare rotta e sbarazzarsi di tutto; Nettuno che può essere l’ancora salvifica, ma anche la stessa che t’incastra e non ti permette di riemergere.
Nettuno compassionevole, ma anche collerico perchè gli basta scuotere il tridente per scatenare la burrasca;
Nettuno è complesso e contradditorio, al suo interno contiene ogni forma, non resta che accoglierlo cosi come si presenta, senza l’ansia che lo caratterizza, non importa com’è, lo accettiamo senza aspettative, con le sue sfaccettature multiformi, mantenendo l’equilibrio sulla corda sospesa e nutrendoci di quei tesori nascosti che ogni tanto vengono a galla.
Conoscere il nostro Nettuno interiore, significa imparare ad annusare il mare e riempirsi dei suoi colori, ascoltarlo, sentirlo respirare, allungare i suoi confini fino a perderli nell’orizzonte; giocare con lui, con i delfini e i cavallucci marini, tuffarsi nei sottofondi freschi e riscoprire colori più nitidi; percepire l’onda che avanza e lasciarsi cullare dai suoi stati d’animo; attendere le sue muse ispiratrici che come sirene avanzano sinuose e ci portano per mano in quel mondo ovattato, avvolto dal silenzio, dove dalla grande conchiglia si sente da lontano l’eco di un canto capace di addormentarci…e cosi cullati dal Dio mare e degli oceani troviamo quello stato di quiete, dove tutto vibra all’unisono con il cielo e con le piogge …




Bravissima Vanessa, bella descrizione di Nettuno…scritta con la mente e con il 💗
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Grazie di cuore Filippo
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