LA FRATELLANZA DI PROMETEO

IL RISVEGLIO ILLUMINATO

Urano, pianeta moderno governatore del segno zodiacale dell’Acquario, Dio del Cielo che ama la Terra e la feconda come pioggia nella notte, rifuggendone i figli nel suo ventre profondo; associato a Prometeo, il Titano suo discendente, che ruba il fuoco divino per donarlo agli uomini, ai suoi Fratelli; la fiamma eterna che illumina la visione cosmica e accende la consapevolezza perchè vede e prevede una possibilità negli uomini; la scintilla luminosa che risveglia le menti e lo spirito per stimolare l’autonomia e l’evoluzione della collettività, segnando inevitabilmente il passaggio dal vecchio al nuovo e il risveglio di una nuova umanità .

Urano che spinge a superare i propri limiti per cogliere nuove opportunità e misurare la propria autenticità; Urano che trova tra i suoi nativi Acquariani l’uomo dalla coscienza collettiva che si plasma col gruppo, ma non smette di ricercare la propria individualità; un Cittadino del mondo immerso nelle trame sociali che non si perde perchè riconosce solo una strada da percorrere, la propria… e  nonostante il proprio Sè, difende a spada tratta il suo gruppo e i principi che con esso condivide, l’amicizia e la fratellanza, prima di tutto e al di là di tutto.

L’uomo Acquariano che lotta per la sua indipendenza, che respira contemporaneità e brama un Mondo Nuovo; ispirato dalla luce che sollecita ad intermittenza la sua mente, una centralina che non si stacca mai, sempre in movimento come il tempo che vive; l’uomo progressista  che si affida alla modernità delle tecniche, che guarda con curiosità la fantascienza e il teletrasporto per raggiungere lo spazio infinito.

L’uomo dai riflessi tempestivi, pronto a cavalcare l’onda del tempo e dello spazio che viaggia veloce per acchiappare al volo una nuova idea che appartiene al futuro e portarla nel presente per verificarla; colui che viaggia sulla Time Line e al momento giusto coglie l’attimo fuggente del “qui e ora” in modo opportunistico, scattante, cinico, sfacciato col futuro  e indolente col passato.

Si destreggia in modo pragmatico nella logica del mondo mentale, dove  sperimenta le idee in modo assoluto e rigido  perche le percepisce come dotate di vita propria, tanto da risultare dominanti e radicali, senza compromesso.

Il viandante con la chitarra in mano che difende il suo spazio tanto è sacro, quanto lo è la sua libertà, di fronte alla quale non conosce baratto e nè prezzo, per cui valga la pena spendersi; libero di vivere il suo tempo e il suo ritmo che va più veloce del suo cuore, libero di cambiare direzione perchè gli va, di attivare colpi di scena imprevedibili che arricchiscono il suo viaggio perchè stanco di vedere il mondo sempre uguale a se stesso.

Il portatore d’acqua, fedele solo ai suoi ideali, vive di quelle utopie per le quali è necessario tornare a terra e fare la rivoluzione per cambiare l’ordine delle cose; animato da quella visione alternativa, anticonformista, libera dai pregiudizi, mai giudicante della vita altrui, anche quando per primo viene giudicato per quella libertà che scandalizza i falsi moralisti.

Sfida l’amore pensando di esserne indenne, ma  poi si ritrova a fare i conti con le emozioni che lo destabilizzano e che nasconde prima a se stesso, poi agli altri; teme di abbandonarsi ciecamente, di perdersi nelle illusioni di struggenti storie d’amore, eppure nel silenzio della notte, quando il vortice si ferma e le luci si spengono,  comincia un film ad occhi chiusi e ascolta con curiosità il suo cuore battere forte, cerca giustificazioni, si arrovella, scannerizza momento per momento per capire ciò che la ragione non potrà mai spiegare.         

                      Vanessa Visani

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