india 2024

Varanasi, la perla di Shiva

In India nulla è come sembra, l’abito non fa il monaco e anche lui si traveste all’occorrenza, le certezze si dissolvono, tutto si camuffa e si trasforma nello stesso istante in cui lo guardi.. l’India ti stupisce con le sue contraddizioni e riesci a scorgere la vita anche dove la morte ti culla sul letto del Gange.. Ganga il fiume sacro.. che scorre sulle sponde di Varanasi, città amata da Shiva e da tutti coloro che scelgono di percorrere qui gli ultimi passi della propria vita e affidargli lo spirito sacro della propria anima, il loro bene più prezioso

India che ti risucchia nel suo mondo caotico e ti nausea coi suoi odori, tra spezie e rifiuti, che ti riempie di meraviglia coi suoi colori e lo street art dei suoi murales, che ti sconvolge coi suoi contrasti e ti schiaffeggia con la sua realtà nuda e cruda; l’India che non conosce violenza, anche se affamata e disperata; l’India che ti offre un sorriso, anche quando sei incazzata perché non c’è nulla che funziona come tu vorresti; l’India che protegge, nutre e difende la vita in ogni forma vivente, anche in quelle che ti schifano.

India ti traumatizza e ti spoglia dell’inutile che ti porti addosso, ti mette difronte senza sconti alle tue stupide mancanze, lasciando il posto all’unica consapevolezza che tutto ciò che occorre è già dentro di te e ciò che serve all’esterno è cosi poco.. basta poco, basta l’essenziale.. e se vai oltre riesci a scorgere quanta bellezza si nasconde in quei frammenti essenziali di verità, come la verità che si legge negli occhi dei bambini che ancora hanno  intatta la luce preziosa della vita

India che sa ancora amare, ed ogni momento è il momento giusto per pregare e connettersi al divino, il cosmo si fa piccolo e in modo semplice e naturale  entra  a far parte di loro, riempie un vuoto e tutto assume una dimensione nutriente, anche quando il cibo è immangiabile, anche quando il cibo non c’è.

India delle grandi anime che trova nelle sue tradizioni le sue catene, ma anche le sicurezze in cui s’identifica, eppure sempre cosi evidentemente fragile e vulnerabile

India innamorata della falce lunare di Shiva che timida e riservata mostra I suoi primi passi al Sole, la stessa riverenza che troviamo nello yogi indiano quando all’alba mostra la sua gratitudine con il saluto al Sole. L’India giocosa che danza al ritmo dei cicli della natura per offrirle i suoi doni e ghirlande di fiori

India, maestra di vita che silenziosamente, piano piano, mette un piede nel tuo cuore e crea un cordone magico che lega qualcosa di profondo dentro di te, e sai che inevitabilmente tornerai a cercarla per leggere e scoprire un’altra pagina del suo fantastico libro.

Vanessa Visani

Gange
gange
Gange
muratori
studenti yoga
Elena guida fantastica
crematorio
ghat
l’altra sponda del Gange
GangArti
olii essenziali e spezie
maestro yoga

Lascia un commento